Fabuland

Dubbio Amletico: é è, che differenza c'è tra " è " ed " é "

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v01d
icon1  view post Posted on 9/2/2007, 12:05




Qualcuno mi sa dire dove trovare una spiegazione completa sulla differenza tra questi due caratteri?

è é

Mi giunse voce che in italiano é non esiste proprio, ma è vero? :blink:


grazie a tutti
questo forum è davvero unico nel suo genere :)
siete pochi ma buoni!!
 
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Remmy
view post Posted on 9/2/2007, 13:13




L'accento.



Scherzi a parte.

Mi sembra sensato che uno dei due non esista.... in effetti, nella nostra lingua, abbiamo due casi in cui la "e" è da sola:
- quando è congiunzione
- quando è terza persona del presente indicativo del verbo essere

Quindi, sfruttare un secondo accento, non sarebbe necessario. Siccome la "e" del secondo caso viene pronunciata spontaneamente aperta (almeno così mi sembra), l'accento è come hai indicato tu.

Quando "e" fa parte di una parola, l'accento sta ad indicare se va pronunciata aperta o chiusa:

- perché --> si pronuncia con la "e" finale stretta
- non mi viene un esempio con la "e" aperta,(a parte "è" di cui sopra) in cui sia consuetudine indicare esplicitamente l'accento. Se vai su un dizionario, si fa largo uso dei due accenti.

ciao

Remmy.



-
 
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Snupina
view post Posted on 9/2/2007, 13:44




le due e possono indicare ovviaménte la dizione (pronuncia corretta)...di un termine, ad esempio, quì al sud diciamo sempre "ovviamènte", "perfettamènte", "ingorantemènte" ;-), mentre tutte le parole terminanti in "ménte" vanno pronunciate con la é (chiusa) xcui è corretto "ovviaménte", perfettaménte", meno "ignoranteménte" (speriamo :-)).

Insomma le due e hanno senso di esistere... e x una corretta dizione e x una corretta grammatica (la e, in questo caso, ha accento chiuso) ;-)

Ricordo che la prima cosa che mi dissero, al corso di dizione, era che le e e le o, quando chiudono una parola, vanno sempre pronunciate chiuse.
Fatto salve le dovute eccezioni (però, salverò, imparerò...) ;-)

Provate a leggere un testo, semplicemente chiudendo queste due vocali, sembrerete giornalisti del Tg :-)

Ah...sto parlando di accenti fonici (acuti e gravi), di dizione e non propriamente di grammatica.

Credo di aver fatto un pò di confusione!!! :D
 
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iononso
view post Posted on 9/2/2007, 15:05




certo è che nessuno verrà mai a mettere i puntini sulle i (vi piace il mio spirito? :P )se sbagliamo accento, l'importante è metterlo dove ci vuole..
comunque ho trovato questo:

Acuto e grave

[...] stiamo parlando [...] dei due diversi tipi di accento che possono caratterizzare le parole. L'accento di perché, per esempio, non è lo stesso di caffè: il primo, che va dal basso verso l'alto, si chiama acuto, mentre il secondo, che va dall'alto verso il basso, si chiama grave.

In genere, quando si scrive, non si fa attenzione al tipo di accento, e lo si segna come un trattino obliquo da appoggiare distrattamente sulla vocale finale. Ma nell'uso veramente corretto le cose non stanno così: con l'accento acuto (´) indichiamo la e chiusa di perché, con l'accento grave (`) indichiamo la e aperta di caffè. Se vogliamo che il nostro scritto sia impeccabile, dobbiamo rispettare queste differenze: soprattutto se no scriviamo a mano, ma usiamo una macchina per scrivere o il computer, distinguiamo fra la é e la è: sulla tastiera c'è un tasto apposta per questo!

Per aiutarvi, vi diamo l'elenco della parole più comuni che richiedono l'accento acuto sulla e finale: affinché, benché, cosicché, finché, giacché, né, nonché, perché, poiché, purché, sé (quando è pronome: "Marco pensa solo a sé"), sicché, ventitré e tutti i composti di tre (trentatré, quarantatré, centotré, ecc.); infine, le terze persone singolari del passato remoto di verbi come battere, potere, ripetere, ecc.: batté, poté, ripeté, ecc.

In tutti gli altri casi, l'accento sulla e finale è grave. Ricordate, in particolare, di segnarlo sulla terza persona del presente indicativo del verbo essere: è, su tè e su caffè. [...]
 
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view post Posted on 9/2/2007, 18:14

Gatta Fabulander

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Non posso fare altro che sottoscrivere :) Miiiii, che bravi che siete.

@v01d:
CITAZIONE
siete pochi ma buoni!!

Grazie :)

@Snupina
CITAZIONE
Provate a leggere un testo, semplicemente chiudendo queste due vocali, sembrerete giornalisti del Tg :-)

Ehm..... a parte qualche eccezione (perché ad esempio, che io pronuncio proprio perchè, con la e aperta) i telegiornalisti mi sembra che parlino in modo molto simile al mio.... Per lo meno: io non sento una grande differenza...... O.o

Ciao
 
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v01d
view post Posted on 11/2/2007, 14:48




vi ringrazio tanto! Spero molto di poter collaborare con voi !
 
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Snupina
view post Posted on 11/2/2007, 15:42




v01d....torna presto!!! :)
 
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!"£$%&/()=?^
view post Posted on 13/6/2012, 15:26




Ciao... Alloraaaaa... Le "è" - "é" servono tutte e due e la prima serve quando è sola come per la terza persona singolare del presente indicativo, mentre la seconda serve per scriverla come finale delle parole accentate (perché, cioè...)

Spero di essere stato utile.
Ciao.
 
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view post Posted on 1/11/2015, 00:22
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duplo user

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Dico la mia, riportando esattamente ciò che sto pensando in questo momento:
quella [é], usata per il verbo in terza, è un dannato vezzo (sciocco) che ho visto usare un mucchio di volte. Avrà un suo significato, forse l'appartenenza a una setta... :D Ma è solo, semplicemente, errato.
Chi crede che usando quella [é] sia un tipo originale, dovrebbe rivedere il suo personalissimo significato di "originalità". :D

Sono d'accordo con la felina: I telegiornalisti... Che Khaless ce ne scampi e liberi !
Quelli che parlano con dizione perfetta sono gli attori di doppiaggio: i miei attori preferiti.
 
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view post Posted on 1/11/2015, 10:48

Gatta Fabulander

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Io però sarò storta, ma non riesco a capire perché "è" è grave (quando il suono mi sembra acuto) e "é" è acuto (quando il suono mi sembra grave).

Premesso che io cmq di solito pronuncio tutto "è" da brava comasca, a me sembra che quando dico "cos'è" la voce vada su, quando dico "perché" (se pronunciato giusto con la é) la voce vada giù.

Sono strana io, eh? :blink:
 
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view post Posted on 4/11/2015, 21:07
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Strana? Storta?
Nient'affatto: sei soltanto abituata alla tua cadenza regional-dialettale. Anche mia moglie è lombarda, varesina, ed è come teè. Infatti: te [non la bevanda] si dovrebbe pronunciare té. Così come tre e me [tré, mé...].
I siciliani aprono tutte le O (dottòre, professòre, per favòre...) e non conoscono l'uso della S sonora di: smalto, svolta, elisione, confusione... Fanno come gli anglofoni; anche loro non la usano.
I sardi fanno il contrario: chiudono le O ma usano molte S sonore.

Forse, senza volerlo, hai spiegato il perché - in fonetica - i due accenti hanno quei nomi sbagliati: acuto e grave. Giustamente, come tu dici, l'acuto di: poiché, perché ecc., invece di andare verso l'alto, va in basso, mentre il grave (di tè) va verso una tonalità più alta, più acuta. -_-
 
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view post Posted on 5/11/2015, 17:20

Gatta Fabulander

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CITAZIONE (Axum @ 4/11/2015, 21:07) 
Strana? Storta?
Nient'affatto: sei soltanto abituata alla tua cadenza regional-dialettale.

No, non mi riferivo a questo: ovviamente ognuno impara la lingua del luogo dove cresce, tanto che si sa, i bambini imparano la lingua dai pari, figli digenitori meridionali che hanno un accento evidentemente del sud, qui parlano "comasco". E qualche volta apprendono "dialettismi" del luogo: io ho un'alunna cinese e una turca che usano tranquillamente l'articolo davanti al nome, come si usa qui.

Mi riferivo a questo:

CITAZIONE
Forse, senza volerlo, hai spiegato il perché - in fonetica - i due accenti hanno quei nomi sbagliati: acuto e grave. Giustamente, come tu dici, l'acuto di: poiché, perché ecc., invece di andare verso l'alto, va in basso, mentre il grave (di tè) va verso una tonalità più alta, più acuta. -_-

Ok, ma allora perché "è" è chiamato grave (ma va su) e "é" è chiamato acuto (ma va giù)?
 
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11 replies since 9/2/2007, 12:05   2079 views
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